- Racconti da Giove -

Nel maggio ‘93, Jove si presentò nelle mie meditazioni mattutine. Fin dalla primavera del ‘91, ricevetti il ritratto del Concilio Planetario. Jove è un caro, molto amato, compagno di spirito. Ha lo stesso nome dell’antico Re degli Dei degli antichi Romani, Giove. Rappresenta il pianeta Giove, nel Concilio Planetario. Il dodicesimo membro del Concilio, ed è responsabile dell’ascensione del sistema solare nelle dimensioni più elevate. In questa struttura, Giove e i suoi abitanti, aiutano ad equilibrare i campi magnetici di tutti i pianeti.

Quando mi apparve Jove, alto più di due metri e mezzo e completamente calvo, il suo largo sorriso e i suoi scintillanti occhi verdi mi misero a mio agio e immediatamente cominciai a sorridergli. Posso facilmente immaginarlo muoversi velocemente e temerariamente, attraverso lo spazio e il tempo, nella sua nave spaziale, correndo rischi per il piacere di farlo. Di tutti i maestri ascesi planetari, Jove sembra il più umano e adatto alla Terra. Essendosi incarnato sulla Terra, con la sua esperienza diretta e personale, comprende meglio le debolezze umane e apprezza le gioie di una vita sensuale, come tutti i Gioviani. Non appare in modo superiore, venerabilmente lontano.

In quella particolare mattina di Maggio sentii il campo di energia e di amore di Jove, circondare il mio corpo fisico, portarmi fuori da questa dimensione. Dopo un breve periodo di confusione, in cui non fui sicuro cosa stesse accadendo, ebbi l’impressione di essere dentro a una piccola nave spaziale, ma niente era chiaro. Mi rassicurò, dicendo che tutto quello di cui avevo bisogno, era rilassarmi. Eravamo sulla rotta per il pianeta Giove. Dopo un po’, sentii Jove guidarmi in una moderna città spaziale, fluttuante nell’alta atmosfera di Giove, che circonda l’intero pianeta, come gli anelli di Saturno. Passammo velocemente lungo corridoi, sfrecciando su tubi di luce chiara. Intravedevo qui e là la sua tumultuosa macchia rossa e la sua turbolenta atmosfera gassosa.

Alla fine, entrammo in una grande sala per conferenze. Un gruppo di esseri di luce, alti, magri si alzarono per salutarci. Jove mi presentò a questi esseri celestiali, il concilio di Giove. Ho sentito rapidamente, sovrastarmi un’onda di amore e di gioia. Guardavo attentamente nei loro corpi di luce, potevo vedere i loro lineamenti e la struttura del loro corpo di materia tenue, dentro un campo luminoso. La forma dei loro corpi era umanoide, eccetto per una lunga coda e delle scaglie nella schiena.

Guardai negli occhi il loro capo, Jehoshaphat. Come Jove, emise una calda, amorevole energia. Immediatamente mi sentii benissimo, come se fossi tra vecchi amici. Mentalmente, Jehoshaphat iniziò a comunicare la storia dell’evoluzione di Giove. Apparvero nella mia mente, immagini di rettili in un ambiente paludoso. Questi, appresi, erano gli abitanti originali, di quell’ambiente di gas liquido di Giove. Mi mostrò una grande varietà di rettili, di tutte le forme e dimensioni. Alcuni erano in posizione eretta, in equilibrio su una forte gamba posteriore, con una grande coda pendente. Altri camminavano come coccodrilli. Alcuni volavano. Mi sentivo come trasportato sul set di un film di dinosauri.

Questo fu l’inizio di una nuova eccitante avventura. Il mese successivo, ricevetti telepaticamente informazioni affascinanti sulla vita e sull’evoluzione degli abitanti di Giove. Ogni mattina, mi sedevo sul computer, chiudevo brevemente gli occhi, ed aspettavo le idee che cominciavano ad affacciarsi nella mia mente. Sebbene avessi fatto molti tipi di canalizzazioni, nei passati dieci anni, parlando, scrivendo, vedendo con l’occhio dell’anima, trovai questa esperienza diversa. Non ero in trance o in scrittura automatica. Non era il metodo usuale di pensiero diretto, trasferito come se fosse dettato dallo Spirito. Questa esperienza era molto più immediata. Era come se fossi un diretto testimone dell’intera scena, che vedevo attraverso i miei occhi, come partecipante. Quindi, con parole mie, cercherò di trasmettere le mie impressioni come meglio potrò. Bene, ho sempre voluto diventare uno scrittore. I Maestri mi stavano dando una opportunità d’oro, per realizzare il mio sogno. Vi invito a diffondere la mia esperienza. E’ stato bello incontrare i meravigliosi, gioiosi, espansivi abitanti di Giove. Vedere il mondo attraverso i loro occhi. Imparare la loro storia e cultura. Forse voi avete un collegamento personale con Giove. Forse siete stati parte dell’interazione con Giove. La nostra storia comune è lunga. I Gioviani hanno servito il piano cosmico sulla Terra, in molti tempi e molti luoghi. Come noi, i Gioviani fanno scelte ed errori. Come noi, imparano attraverso l’esperienza. Come noi, desiderano diventare una sola cosa, attraverso l’amore.


LA STORIA DI JEHOSHAPHAT

Sono nato in una famiglia di diplomatici. Non è facile immaginare dei rettili vestiti in abbigliamento formale, che svolgono funzioni di Stato, gentili e garbati, ma questo è il genere di ambiente nel quale sono cresciuto. Ho viaggiato ovunque con i miei genitori ambasciatori intergalattici. Le distanze coperte sono così vaste, da non poterle calcolare. I loro compiti ci portavano per diversi anni, via da Giove. Partiva l’intera famiglia. Anche se avevamo una casa su Giove, sono cresciuto sentendomi a casa mia, nella nostra zona riservata nella nave spaziale. Ho ricevuto una educazione privilegiata. Sono vissuto vicino agli esseri più evoluti della nostra razza, in costante interazione con esseri superiori, provenienti dagli altri sistemi planetari. I miei genitori sostenevano queste responsabilità con gioia e amore. Amavano il loro lavoro. Amavano servire. Erano per me meravigliosi esempi da seguire. Fui trattato come un essere responsabile fin dalla tenera età. Conobbi la storia della mia razza, i suoi trionfi e le sue tragedie. Io sono qualificato in modo unico per i "Racconti di Giove".

La mia razza particolare di rettili si sviluppò, dall’inizio, nella quarta dimensione di Giove. Non appena i giovani pianeti iniziarono a formarsi intorno al Sole, i "seminatori" passarono attraverso il sistema solare, piantando i semi della vita sui pianeti. I "seminatori" sono esseri altamente evoluti che servono il piano cosmico, instillando potenziali forme di vita, portate da ogni parte dell’Universo, in nuovi ambienti in formazione. I semi di vita che i "seminatori" posero sull’ambiente di terza dimensione di Giove, non attecchirono. Nella forma tridimensionale, Giove è formato da un nucleo di roccia grande circa quanto la Terra, con una atmosfera gassosa turbolenta, che lo rende il più grande pianeta del nostro sistema solare. Fin dalla sua creazione, Giove ha sufficiente elio e idrogeno, per bruciare come il Sole. Oggi, il calore interno del pianeta, da’ molta più luce di quella che riceve dal Sole. Ha un grandissimo campo magnetico, che ha attratto 16 satelliti conosciuti, uno grande come Mercurio, e tre grandi quanto la Luna. Ha una massa sufficiente per diventare, nel nostro sistema solare, un secondo Sole. Al contrario della Terra, la terza dimensione di Giove non è favorevole alla crescita della vita. La maggior parte dei semi di vita, si adattarono con le vibrazioni più elevate e confortevoli della quarta dimensione. Presto la quarta dimensione fu come la vita acquatica antica della Terra. Le piante crescevano nell’atmosfera di gas liquido, come le alghe sulla Terra. Alcune forme si agglomerarono in foreste e dettero rifugio a una grande varietà di altre forme di vita. Alcune specie di animali formarono immense colonie. I resti delle loro ossa andarono a formare comunità viventi, come le barriere coralline sulla Terra. Queste isole galleggianti andarono alla deriva, attraverso l’atmosfera, come continenti che si muovono sulla superficie del sottostante magma liquido. Giove non ha una superficie dura. I solidi si modificarono gradualmente in liquidi, gli scienziati della Terra non possono capire perché il Grande Vortice Rosso, e i piccoli vortici bianchi sono caratteristiche permanenti nella sua atmosfera. Sulla Terra, il sistema metereologico si forma sulle caratteristiche geografiche di superficie. Giove non ha nulla che gli astronomi possono vedere. Gli scienziati della terra potrebbero risolvere questo mistero, solo guardando nella quarta dimensione. Qui, le comunità fluttuanti causano i vortici permanenti, nell’atmosfera liguida e gassosa. Il Grande Ciclone Rosso è il luogo dove c’è la principale città di Giove.

Queste comunità hanno prodotto una grande varietà di specie. Dopo tanto tempo, sono diventate centri di civilizzazione e apprendimento. Le specie che si sono adattate alla vita comunitaria, sono evolute molto più rapidamente di quelle che vivevano isolate. Lo stesso fenomeno accade sulla Terra, dove i delfini si sono evoluti molto più rapidamente dei solitari pescecani.

La mia specie rettile fu uno dei gruppi che si adattarono alle comunità fluttuanti. La nostra forma fisica è simile al canguro, con l’aggiunta di scaglie sulla schiena e sulla coda. La parte alta del corpo ha due "arti", che si congiungono quasi in un atteggiamento di preghiera. Le "mani" sono lunghe, sottili, come artigli. Le nostre tre dita sottili hanno unghie curve e leggermente palmate. Abbiamo un pollice che cresce fuori dal palmo vicino al polso. Questo pollice prensile, aggiunto alla grande capacità del cervello, ci ha aiutato a dominare il nostro ambiente.


JEHOSHAPHAT

La parte bassa del corpo è più larga e più forte della parte superiore. Stiamo eretti e inclinati sulla coda, che ci serve da supporto. Quando camminiamo, ci solleviamo sulla parte bassa delle gambe, lasciando la parte superiore libera di portare le cose, o il cibo. Anche la coda può essere sollevata durante la corsa, ma normalmente la lasciamo giù. Possiamo saltare per lunghe distanze con la forza delle gambe. Possiamo muoverci molto rapidamente quando siamo in pericolo. Questo è un altro vantaggio. Il "piede" è stretto e piatto con tre lunghe dita prensili. L’alluce non è così sviluppato come il pollice, comunque è utile in molti casi. Possiamo anche afferrare con i piedi, come voi potete con le mani.

La nostra testa ha la forma di una zeppa, larga di dietro e si restringe davanti verso la punta del naso. Le orecchie sono buchi vicino alla parte posteriore della testa, parzialmente coperte da una striscia sottile di pelle. I buchi del naso sono situati ad entrambi i lati della zeppa. La cresta ossea si distende giù fino al centro della schiena, fino alla coda. La colorazione della pelle è una varietà di toni verdi. Dentro la bocca diverse file di piccoli denti, che ci permette di masticare i vegetali, che sono la base della nostra dieta.

Dall’inizio, la mia specie fu orientata a raggrupparsi. I nostri piccoli hanno bisogno di molte cure. La sopravvivenza dipende dall’aiuto di una vasta famiglia, che si assiste reciprocamente. Questa è la causa dello sviluppo del carattere amorevole che abbiamo. Attraverso l’amore, impariamo a ridere e sviluppare il senso dell’humour. Può essere difficile pensare che i rettili possano essere gioiosi, ma non dimenticate il sorriso dei coccodrilli. Immaginate una famiglia-gruppo di rettili ridere insieme, con grande gioia. L’eco delle loro risate salgono come increspature nell’atmosfera liquida. Altri gruppi circostanti rispondono a queste onde e si collegano insieme, creando vasti cerchi di risate, che collegano sempre più gruppi e che alla fine coinvolgono l’intero pianeta. Questo ci fa sentire meravigliosamente. Noi ridiamo ad ogni opportunità e queste onde di energia si espandono fuori nello spazio.

L’energia di gioia emanata da Giove attrasse gli "osservatori". Gli "osservatori" sono un altro gruppo di esseri altamente evoluti, che seguono i "seminatori" nei nuovi sistemi solari. Essi cercano le novelle forme di vita, che cominciano ad evolvere nei loro nuovi ambienti. Molti dei semi, non trovano le condizioni ambientali per attecchire. I miscugli chimici, le temperature, ecc. possono non essere compatibili. Altri attecchiscono, adattandosi all’ambiente, e crescono. Questi "sopravvissuti" sono le forme di vita che interessano gli "osservatori".

Quando gli "osservatori" arrivarono nel nostro sistema solare, notarono le vibrazioni di gioia emanate da Giove, e vennero ad indagare. Non solo le nostre specie hanno trovato le condizioni per la crescita (e ce ne sono molte varietà), ma anche l’intelligenza di ridere. Queste abilità interessarono particolarmente, mostrando potenzialità superiori per gli ulteriori sviluppi. Decisero di stimolare la coscienza di gruppo, con un’infusione di Luce superiore. Scelsero la nostra particolare forma di rettile a causa del superiore adattamento all’ambiente. Così i rettili divennero "la razza prescelta" su Giove.

Mentre descrivo questo processo di Giove, sto anche descrivendo quello che accadde sulla Terra, nella specie homo sapiens. La forma fisica rettile di Giove, come la forma della scimmia sulla Terra, è stata infusa di Luce superiore e cambiò per sempre. La vostra forma che ebbe successo prese inizio dalla scimmia. La nostra iniziò con un rettile. E’ tutto così semplice. Ci sono ancora forme di rettili, così come molte altre forme di vita, che esistono su Giove, che non si sono evolute significativamente, al di la del livello dell’istinto di sopravvivenza; così come ci sono scimmie sulla Terra che ancora vivono sugli alberi. I rettili che esistono sulla Terra, comparati con gli Antichi su Giove, sono analoghi alle scimmie sulla Terra comparate con i Maestri Ascesi.

Per molto tempo la forma rettile si è evoluta, la nostra coscienza di gruppo continuò a focalizzarsi in questa forma. Io, Jehoshaphat, mi identifico ancora nella forma rettile, perché la mia evoluzione si è accelerata moltissimo con questo corpo. Ad altri stadi della mia evoluzione, ho preso altre forme corporee. Tutti noi abbiamo raggiunto uno stato di coscienza, nel quale possiamo creare, a volontà, ogni appropriata forma corporea. Per lo scopo di questo scritto, io appaio come un rettile.

Come i "seminatori", gli "osservatori" completarono il loro compito e si ritirarono. Consentirono ai Gioviani di evolvere attraverso le proprie esperienze. Periodicamente, tornarono a controllare i progressi, dando ulteriori infusioni di Luce e intelligenza. La maggior parte delle specie vissero e morirono, si modificarono, in accordo con la teoria dell’evoluzione di Darwin, di selezione naturale. La razza "scelta" rettile si è evoluta molto più rapidamente, facendo grandi salti di coscienza ogni volta che gli "osservatori" tornavano.

La prima cosa che una specie intelligente fa, è assicurarsi la sopravvivenza. Una volta che si è sicuramente stabilizzata, la società può guardare a cose più futili. All’inizio del nostro sviluppo, le più grandi menti iniziarono a sperimentare la propria creatività. Più creavano, più ridevano.

Poi, iniziarono i problemi. La creatività senza responsabilità produce il caos. Tutto iniziò dalla lotta per il cibo nei piccoli. Era molto divertente vedere gli altri che si prendevano il cibo gocciolante e viscido sotto il naso. Questo gioco innocente presto deteriorò e divenne distruttivo, maniacale, perse il tono dello scherzo. Divenne un incubo, tutto nel nome del piacere. Eravamo così occupati a fare scherzi l’un l’altro, che divenne la nostra principale occupazione. Non dedicavamo le nostre energie per migliorare noi stessi e la nostra società.

Grandi gruppi costituirono delle bande, con l’intento di dominare altri gruppi. Impararono a controllare gli altri con la forza della risata. Nel nostro ambiente liquido, i suoni formano onde di energia. Quando un gruppo è grande a sufficienza e ride insieme, crea onde di energia sufficientemente potenti, da far esplodere tutto. La risata divenne aggressiva. La potenza della risata può essere misurata, come ogni altra potenza di onda.

Per lungo tempo, la risata deteriorata increspò l’intero pianeta. Niente di positivo venne compiuto per tanto tempo, cosicché i Gioviani iniziarono a ribellarsi. Videro altri modi per fare esperienza. Alcuni arrivarono all’estremo opposto, sostenendo che ridere fosse completamente sbagliato. Stabilirono una società che soppresse completamente la risata. La sobrietà venne considerata superiore. Nessuno poteva ridere, scherzare o sorridere, senza essere punito. Convertirono l’energia dal duro lavoro, piuttosto che dalla potenza della risata. Fecero grandi progressi nella scienza e nella tecnologia. Come api nell’alveare, dirigevano gli sforzi verso un unico obiettivo, fino a completarlo. La responsabilità gradualmente prese il posto della risata.

Questi esseri sobri contribuirono molto all’evoluzione di Giove, ma portarono la società all’estremo opposto. Una società senza humour, non importa quanto tecnologicamente avanzata, si deprime. Generazione dopo generazione di industriosi, ma lugubri Gioviani, portarono la società all’altro estremo. Ne avemmo abbastanza della sobrietà. Bisognava cambiare. Qualcosa doveva essere fatta.

Un interrogativo venne posto. C’era ancora sul pianeta qualcuno che avesse la capacità di ridere come all’inizio. Sembrava un compito impossibile. Nessun essere vivente ricordava come ridere. Le leggende antiche parlavano di una razza preistorica che si distrusse con la risata. Sicuramente gli Antichi non cercavano uno di questi. Sicuramente, non volevano che i Gioviani tornassero a una risata senza senso. Quale orrore. A dispetto della loro profonda riservatezza, gli ingrati abiti della responsabilità motivarono i Gioviani, a cercare in lungo e in largo sul pianeta, per trovare un essere che avesse ancora la capacità di ridere. Finalmente, Josiah, il capo. vide un piccolo essere con una lunga coda. Ogni volta che saltava, la testa andava indietro e la coda si alzava. L’aria usciva dalle narici con un ritmo sincopato. Dalla bocca usciva un suono acuto. Dall’altra parte delle flautolenze, basso, sincopato. Tut, flum, tut, flum!


TOOT

Josiah guardò stupito questa dimostrazione. Nel profondo di sé stesso, sentì qualcosa crescere. Una sensazione strana. Indicò la creatura agli altri compagni. Stupefatti si guardarono l’un l’altro. Non potevano credere ai loro occhi. Qualcosa esplose dentro di loro. Cominciarono a ridere a crepapelle, sempre più forte, come se si liberassero di qualcosa. Divenne contagioso. In un momento ridevano tutti. I Gioviani ricominciarono a ridere. Che rivelazione. Profondamente repressa e a lungo negata, esplose di nuovo la volontà di ridere, col cuore.

Tutti si ricordarono dell’humour dentro di loro e riscoprirono molte cose su cui ridere. Il loro innato senso dell’umorismo presto riprese su ogni aspetto della loro vita. La lunga, grande esperienza, trasmetteva loro l’importanza di trovare un equilibrio tra la responsabilità ed il piacere. I Gioviani promisero solennemente a loro stessi che non avrebbero più dimenticato il loro senso dell’humour.


I GIOVIANI SULLA TERRA

Attraverso gli eoni, i Gioviani e i Terrestri, come tutti i mortali nello spazio e nel tempo, si mischiarono, ad ogni livello. Entrambi sono esseri multi-dimensionali che evolvono in miriadi di posti e tempi. I rettili di quarta dimensione di Giove sono solo un esempio. Alcune forme di vita rettili, furono trasportate sulla Terra, direttamente da Giove. I più lenti, le specie più resistenti, furono mandate sulla Terra per imparare ulteriormente. Una di queste razze furono i dinosauri, che dominarono la terra per 160 milioni di anni, quindi sparirono, 65 milioni di anni fa. Cosa rende così intrigante questa specie estinta nella mente moderna? I dinosauri hanno affascinato gli scienziati e gli archeologi, fin dalla scoperta dei loro resti, nel 19° secolo. Forse c’è una profonda connessione con Giove che si è realizzata. Forse il presente interesse per i dinosauri indicano esperienze personali con i Gioviani, in qualche altro tempo e spazio.

La maggior parte dei dinosauri lasciarono il pianeta alla fine di un grande ciclo cosmico, proprio come molte forme fisiche umane, stanno lasciando la Terra in questi tempi. Forse i dinosauri divennero troppo grandi e competitivi e si distrussero loro stessi. La ragione spirituale della loro sparizione è più importante della causa fisica. Erano alla fine di un ciclo. Era ora di andare via.

Alcuni dinosauri ascesero nelle alte dimensioni. Molti di essi scelsero di tornare e divennero leaders su Giove. Altri si adattarono, cambiando le condizioni fisiche sulla Terra. Vissero in una nuova forma fisica e divennero gli antenati dei moderni uccelli. Altri ancora furono trasportati in pianeti distanti, per continuare la loro evoluzione. Numerose opportunità e scelte sono disponibili alla fine di ogni ciclo.

Alcuni Gioviani si incarnarono sulla Terra, Jehoshaphat fu uno di questi. La sua incarnazione umana è ricordata nelle Cronache della Bibbia, cap. 17-20. La storia di Jehoshaphat del Vecchio Testamento da’ una differente interpretazione dei Gioviani. Spiega che è una storia tra le relazioni tra gli uomini e i Gioviani extraterrestri. I Gioviani extraterrestri furono come esseri dal futuro, che tornano indietro nel tempo. Dopo aver raggiunto un certo livello di coscienza, compresero che, servire gli altri, è la via più veloce per evolvere. Scelsero di servire il piano divino come volontari, per un compito su una nave spaziale, dislocata nell’atmosfera terrestre.

Immaginate un gruppi di esseri evoluti, che accettano la missione di tornare indietro nel proprio passato, per imparare accuratamente lezioni d’amore. Si possono paragonare a un gruppo di missionari che vanno nella giungla dell’Africa, per convertire i nativi alla Cristianità. La tecnologia che i missionari portano sembra magia per i nativi. La tecnologia, usata saggiamente, può mostrare una grande saggezza. Usata male, i missionari possono sembrano Dei. Questo falsifica gli scopi della missione. Come potete motivare qualcuno a seguire il vostro esempio, se questo pensa di essere inferiore? I gruppi extraterrestri hanno avuto da fare con questo fenomeno molte volte, nelle loro interazioni con la gente della Terra. Nei tempi della Bibbia, nel Medio Oriente, i gruppi Gioviani risolsero questo antico problema, facendo incarnare sulla Terra, un loro essere, che fosse cresciuto sulla Terra, riconoscendo gradualmente le sue origini. Alla maturità sarebbe diventato il ponte, il tratto d’unione, tra gli esseri della Terra e gli esseri dello spazio. Comprendendo ambedue i punti di vista, facilitando le interazioni. Potendo servire l’umanità senza interferenze, con la libera volontà umana.

Così venne deciso che Geosafat fosse uno degli incarnati. Il suo addestramento diplomatico lo aiutò a sviluppare la capacità di essere arbitro e legislatore. Un’innata abilità di vedere entrambe le parti della disputa, e cercare un punto comune di unione. Geosafat nacque da una madre umana, artificialmente messa incinta da un padre Gioviano. Nel racconto biblico, egli successe al trono di suo padre, Asa, come Re di Giuda. Regnò per 25 anni, portando pace, giustizia, prosperità alla sua gente.

Quello che la Bibbia non dice di Geosafat sono i rapporti con i Gioviani extraterrestri. Nel tempo della sua gioventù’, membri del gruppo Gioviano gli apparvero in un globo di luce. Egli amò la verità di quella gentile presenza. Lo incoraggiarono e lo aiutarono, lo risvegliarono sulle sue origini e il suo compito sulla Terra. Erano sempre con lui a guidarlo. Imparò a pensare, pregare e vedere profeticamente prima di agire. Ebbe un forte sviluppo dell’intuizione. I profeti del tempo della Bibbia, che ora voi chiamate, canalizzatori, lo aiutarono a confermare le sue idee e sentimenti. Queste rapporti speciali con i Gioviani furono un grande vantaggio per la vita di Geosafat. Tuttavia, non seguì sempre i loro avvisi. Era parzialmente umano. Aveva libera volontà di fare e di scegliere. Comunque i Gioviani si intromisero nelle vicende terrene e le condizionarono, come del resto fecero molti alti esseri, da ogni dove, finalmente comprendendo poi, che queste interferenze producevano karma, che sarebbe poi dovuto essere sanato. Successivamente, presero la decisione di restare fuori dalle vicende umane e di non interferire più’.


GIOVE E GLI ANTICHI ROMANI

Le parole "gioviale" e "jolly" derivano da Jove, un altro nome di Giove, Re degli Dei Romani. La convivialità terrestre è unicamente gioviana. Astrologicamente, Giove è il pianeta della felicità. Governa il Sagittario. Rappresenta l’espansività, l’ottimismo, la creatività. I Gioviani sono spesso quelli che prendono i rischi, gli avventurieri del sistema solare. Sono spesso volontari per missioni molto pericolose, con la comprensione che l’amore per servire, da’ la più’ grande evoluzione. Il loro amore dell’avventura li guida in pericolose situazioni. Danno il loro meglio durante un’emergenza. Hanno coraggio e risorse. Ma quando la crisi è risolta, I Gioviani tendono ad avere le maggiori difficoltà. Tendono ad impigliarsi nei problemi sensuali della vita tridimensionale.

Tutte le forze e le debolezze dei Gioviani sono illustrate nelle loro interazioni con gli antichi Romani. Non a caso il nome di Giove, il Re romano degli Dei, venne scelto per il quinto pianeta dal Sole. Sia i Romani che i Gioviani, idealisti, pensavano che le loro civiltà potevano salvare il mondo. Si sentivano giustificati ad usare la forza, per inculcare le loro idee.

Andò tutto bene per i Romani e le guide Gioviane fino, a quando hanno avuto nuovi posti da conquistare, nuove sfide da affrontare. I Gioviani stimolarono gli ingegneri Romani, a costruire le più’ grandi opere di architettura, ponti, acquedotti, e strade per ogni direzione. Ispirarono i Romani a promulgare leggi, che mantenevano una società stabile.

I Gioviani guidarono i Romani a svilupparsi molto rapidamente da una società agraria a conquistatori del mondo. I Gioviani si ritirarono prima che le conquiste fossero completate e che i Romani si fossero stabiliti come potenti del mondo, causando molti problemi. La società inizio a deteriorarsi al suo interno. Potere e successo portarono corruzioni ed eccessi. Questo decadimento è stato un riflesso nelle cambiate attitudini romane verso gli dei, specialmente verso Giove (chiamato anche Jove), il re degli Dei. Alle origini, Giove era considerato essere un potente, dignitoso, dio del cielo. Egli distrusse i nemici, difeso i deboli, controllato il tempo con bulbi di luce. Un’aquila e un albero di quercia erano i suoi attributi. L’ultima idea di Giove rivela un dio molto diverso. Ovidio parla della paura del genere umano di Giove, che decise di distruggere tutto con un’inondazione. Una storia molto simile al Vecchio testamento di Noè. L’attrazione che esercitavano le donne mortali divenne notoria. Giove cambiò se stesso in un toro e sedusse Europa, un cigno, per Leda, una doccia d’oro, per Danae, un satiro, per Antiope, e una nuvola, per Io. Il remoto, regale, Giove si deteriorò in un essere molto umano, Jove.

Queste storie su Jove dimostrano che di nuovo, i Gioviani si impelagarono nella vita sensuale della terza dimensione dei Romani. Come Dei, ebbero grandi vantaggi da queste opportunità. Ripeterono lo stesso errore fatto con Geosafat, di mischiarsi nelle storie umane. Avevano ancora bisogno di capire che il progresso da loro acquisito, non poteva essere trasmesso dall’esterno, ma dall’interno degli esseri. Le popoli dovevano svilupparsi per loro conto.


I GIOVIANI OGGI E DOMANI

I Gioviani di oggi sono ridenti e amorevoli. Vivono in moderne colonie spaziali, protette dall’ambiente e monitorate con strumenti avanzatissimi. Computer e robot svolgono i lavori di routine. La temperatura e l’atmosfera sono sotto controllo. Specialisti medici e scientifici mantengono alti standard di salute e comfort. Da eoni di tempo terrestre, sono liberi dalla necessità della sopravvivenza. Le loro navi spaziali viaggiano attraverso la galassia. Hanno basi e mantengono rapporti diplomatici su molti pianeti e satelliti nel sistema solare. Svolgono un ruolo responsabile nella confederazione galattica e solare, che lavora per lo svolgimento del piano divino di Luce in questo universo.

La maggior parte della società contemporanea Gioviana non può sopravvivere al di là della principale civiltà, senza assistenza tecnologica. Alcune specie hanno scelto di isolarsi, proprio come alcuni nativi terrestri, che resistono alla tentazione del mondo moderno. In punti differenti della storia Gioviana, gruppi idealistici ritornarono ai vecchi modi di vita. Quelli che scelsero queste difficoltà, arricchirono la coscienza di massa, riprendendo la forza originale della loro specie. Oggi, alcuni vigorosi giovani continuano ad addestrarsi per speciali compiti in altri pianeti. L’amore dell’avventura è ancora una caratteristica distinta dei Gioviani.

La forza della coscienza di Giove è sempre stata il gusto della vita. Si sentono insicuri quando non affrontano nuove sfide. Il loro amore per la vita sensuale li guida verso gli eccessi, ed eventualmente verso la corruzione. Lavorano per superare queste difficoltà e utilizzano tutte le opportunità. Il loro innato senso dell’humour li aiuta a superare i dispiaceri e i problemi dell’evoluzione, ma solo questo, non risolve i loro problemi.

Attraverso brutte esperienze, i Gioviani hanno imparato a trovare un equilibrio tra il senso dell’humour e le responsabilità. Hanno imparato a servire gioiosamente e lavorare con un cuore di luce. Veramente, i Gioviani ridono al cielo. La gioia illumina ogni avversità. Il buonumore mitiga ogni brutta esperienza, questo li ha portati lontano. Tutti quelli che sulla Terra mantengono il senso dell’humour, dopo le vittorie e le sconfitte della vita, sono probabilmente connessi, attraverso esperienze passate, ai Gioviani.

Nei prossimi cambiamenti della Terra, i Gioviani hanno garantito la loro partecipazione. Essi vogliono servire fisicamente, a livello umano, allo stesso livello nel quale hanno creato effetti karmici. Essi tornano ora per bilanciare il loro karma. Dove c’è pericolo, azione, o rischi da prendere, i Gioviani sono presenti, portando il loro unico ottimismo, idealismo, e luce del cuore. Ci invitano ad unirci a loro in anticipo, prima dell’avvento dei cambiamenti futuri. Guardate al futuro come lo fanno i Gioviani. Loro sanno che la vita è eterna. Essi vogliono ridere e gioire ad ogni momento della vita.


da Celeste Korsholm
Jananda@sedona.net