Cosa significa medicina ortomolecolare?

La medicina ortomolecolare è una disciplina integrativa alla medicina accademica e a quella complementare.
Medicina ortomolecolare significa preservare la salute e curare le malattie modificando la concentrazione delle sostanze essenziali per la salute, che generalmente sono presenti nel corpo umano.

Ogni organismo ha un fabbisogno individuale soggettivo di sostanze nutritive essenziali. Ogni carenza quindi di oligoelementi, sostanze minerali, vitamine, acidi grassi essenziali e aminoacidi, prima o poi, conduce all’insorgere di vere e proprie patologie.

Bisogna dunque essere in grado di prendere in considerazione non solo le influenze biochimiche derivanti dale sostanze alimentari, ma anche le interazioni che si sviluppano nel soggetto dal contatto con l’ambiente esterno.
Determinanti sono infatti le situazioni di stress fisico e psichico, l’ambiente familiare e di lavoro, le abitudini di vita e le predisposizioni genetiche.

Cosa sono le sostanze nutrizionali usate come strumento della medicina ortomolecolare?
Alle sostanze nutrizionali appartengono le vitamine, le sostanze minerali, gli oligoelementi, gli aminoacidi e gli acidi grassi essenziali. Essi sono assolutamente necessari alla conservazione della vita e della salute. Il corpo li ricava dagli alimenti o dai supplementi nutrizionali poiché non è in grado di produrli da solo. Attualmente sono 45 le sostanze nutrizionali considerate essenziali.

Come agiscono le sostanze nutrizionali nella prevenzione e nel trattamento delle malattie?
Una sostanza nutrizionale può curare una malattia in corso, o prevenirne una futura, grazie anche alla stimolazione del metabolismo cellulare che permette ai tessuti di mantenersi sani. Chi, per esempio, in età adulta inizia in tempo ad assumere una giusta quantità di calcio, prendendo sostanze nutrizionali contenenti calcio, magnesio e vitamina D, stimola nel suo organismo uno scambio ottimale di minerali nelle ossa.

Ciò contribuisce a mantenere la struttura ossea resistente, e a diminuire il rischio di osteoporosi e di fratture. Lo stesso accade con l’assunzione di vitamina B6 che, presa come supplemento, migliora le funzioni delle cellule immunitarie, che miogliorano a loro volta la resistenza alle infezioni.

Perché preferire le sostanze nutrizionali ortomolecolari ai medicinali classici?
Il professor R.J. Williams, un chimico americano che scoprì due vitamine (l’Acido Pantotenico e l’Acido Folico), fu uno dei «padri» fondatori della medicina ortomolecolare.
Egli divise I medicinali in due tipi: al primo tipo appartengono quei medicinali che sono estranei all’organismo e che non si possono trovare nell’alimentazione naturale, ma che tuttavia si sono rivelati abbastanza validi nel trattamento delle malattie.

L’Aspirina, la penicillina e i tranquillanti per esempio appartengono a questi tipi di medicinali.
Al secondo tipo invece, appartengono le sostanze nutrizionali che sono presenti nel nostro corpo e che si possono essere trovate negli alimenti. Sostanze nutrizionali come le vitamine e i minerali, appartengono a questo gruppo.

Cosa significa quindi il termine ortomolecolare?
Ortomolecolare significa la giuste molecola, la giusta dose. La medicina ortomolecolare iniziata da Pauling asserisce che la terapia migliore è quella di fornire all’organismo la quantità esatta di elementi nutrizionali

Ciò può avvenire attraverso la corretta alimentazione e attraverso l’assunzione di megadosi di vitamine, minerali, oligoelementi, aminoacidi e oli insaturi.”
In modo particolare Pauling cercò di dimostrare l’efficacia di una corretta assunzione di megadosi di vitamine nella prevenzione e nella terapia.
I suoi studi lo portarono ad approfondire gli effetti antiradicali dell’acido ascorbico (la vitamina C) e delle vitamine liposolubili A ed E nella stimolazione del sistema immunitario. Pauling stesso assumeva 18 g di vitamina C al giorno, attribuendo a questo altissimo dosaggio la sua lunga vita - nonostante un tumore non operabile alla prostata -, morì alla veneranda età di 93 anni!

Un paziente può essere malato pur presentando dei valori normalinegli esami di laboratorio standard?
Gli esami di laboratorio standard rivelano a volte troppo tardi, e a volte mai, le modificazioni metaboliche avvenute. Perciò gli esami ortomolecolari di laboratorio rappresentano un grosso passo in avanti e un notevole ampliamento delle possibilità diagnostiche del medico.

Si può dunque affermare che le analisi ortomolecolari sono utili al medico non solo per una mirata terapia individuale ma anche come efficiente strumento di precoce prevenzione.

Quali sono i vantaggi degli integratori ortomolecolari?
I vantaggi sono fondamentalmete di PREVENZIONE di alcune pastologie, dovute a carenze nutrizionali.
Per esempio la carenza di magnesio puo’ creare disturbi a vari settori dell’organismo; possiamo avere, ansia, depresione, palpitazioni con dolori intercostali, crampi gastrici, colite spastica, dolori mestruali, stanchezza mucolare, crampi muscolari notturni agli arti inferiori, sudorazione esagerata delle mani e dei piedi.
Pertanto cercare le carenze nutrizionali ed effettuare una giusta supplementazione e’ cosa utilissima.