Digiuno terapia

Ho conosciuto il digiuno per caso, come spesso accade per le cose importanti. Avevo 24 anni, era il 1981, ero studente di medicina, quando ebbi un forte attacco di appendicite acuta. Allora ero interno alla VI Clinica Medica dell'Università "La Sapienza" di Roma e alla fine di quella settimana di dolori acuti e febbricola si configurava un'operazione all'inizio della settimana successiva.
Disperato e terrorizzato dall'anestesia, il venerdì pomeriggio, tornando a casa, consultai tutti i miei libri di quella che allora si chiamava Medicina Alternativa (termine usato, purtroppo, ancora oggi anche se sarebbe più corretto parlare di Medicina Biologica o Funzionale). Iniziai a consultare molti libri e, alla voce "appendice acuta" trovai 3 libri che mi convinsero: il primo parlava di argilla ventilata, cioè in polvere, per via interna in quanto dotata della capacità di assorbire le tossine intestinali per effetto osmotico. Pensai che non mi sarebbe costato nulla tentare e iniziai a prenderla (oggi, alla luce della mia esperienza di esperto in Medicina Biologica, la utilizzerei anche come impacchi esterni secondo i dettami della Idroterapia). Un secondo libro mi consigliava l'agopuntura che io allora già studiavo e quindi pensai che mi avrebbe giovato.
Il terzo libro che mi convinse fu un libro sul digiuno terapeutico; lessi che alcuni giorni di digiuno potevano togliere l'infiammazione all'appendice e così decisi di digiunare per 3 giorni con la speranza che il lunedì successivo sarei guarito e avrei evitato l'intervento chirurgico. Con mia sorpresa la domenica mattina i dolori erano già scomparsi e, anzi, sperimentai un benessere e una vitalità insolite.
Non sapevo quale delle 3 terapie fosse stata la più importante, ma fui molto contento di aver evitato l'operazione.
Ad ogni modo, rinchiusi in un cassetto quella esperienza di digiuno convinto che un giorno, una volta laureato, l'avrei potuta utilizzare per far star bene i miei pazienti e curare casi anche difficili: sui libri che avevo letto si parlava anche di casi di guarigione di malattie decisamente più importanti di un'appendicite acuta.
Sapevo, però, che una volta laureato, non sarebbe stato facile proporre a qualcuno di digiunare anche perché, a quei tempi, il digiuno era materia di equivoco, utilizzato spesso per protesta a scopi politici. Di conseguenza, la mia esperienza continuava a restare nel cassetto e mi guardavo bene dal tirarla fuori perché sicuramente avrei rischiato di essere considerato quanto meno un medico strano.

 

IL DESTINO

Ma il destino era già scritto e, senza che io lo volessi, fui costretto a dovermi di nuovo interessare del digiuno. Infatti, nei primi mesi del 1986, mi fu inviata, da un erborista che conoscevo bene, una signora sui 35 anni che aveva forti problemi di stitichezza.
Io ero alle prime armi ed essenzialmente praticavo l'agopuntura per le patologie più disparate. Quando mi si presentò la signora in questione, mi resi conto che il caso era molto difficile. Infatti, mi trovavo di fronte ad una persona spenta, senza energia e vitalità, intossicata, piena di brufoli, grassa. Facendole l'anamnesi, mi resi conto che la sua stitichezza era atavica nel senso che la signora dichiarava di essere stitica fin dall'infanzia e che faticava ad andare in bagno pur prendendo forti lassativi.
Ad un'anamnesi più approfondita seppi poi che si era separata dal marito perché quest'ultimo avrebbe voluto un figlio e la signora non si era sentita di diventare madre (stitichezza anche vaginale, pensai).
Inoltre, abitando nei pressi di una famosa pasticceria in Prati, era solita fare colazione, merenda e cena con i dolci; a pranzo, invece, lavorando al Banco di Roma in via del Corso, spesso si nutriva di pizza a taglio.
Per finire, nota pittoresca ma non sempre priva di fondamento, notai che astrologicamente era del segno della Vergine (secondo Freud e Jung archetipo "dell'anale trattenuto" e quindi tendenzialmente stitico) ed era pure genovese, popolo per antonomasia "tirato".
Considerato tutto questo, pensai che avevo poche possibilità di riuscire a guarirla con l'agopuntura che, pur essendo un'arma potentissima, difficilmente da sola poteva risolvere un caso così radicato.
A quel punto, non volendo fare una brutta figura né con la paziente, né con il mio amico erborista, né con me stesso (ricordiamo che ero agli inizi della mia professione), decisi di dirle che non me la sentivo di prenderla in cura poiché il suo era un caso talmente difficile che avrebbe potuto trarre giovamento solo da una autentica catarsi, da una sorta, cioè, di resettaggio del computer.
Usai espressioni tipo "fenice che rinasce dalla polvere" oppure " Gesù che aveva digiunato 40 giorni nel deserto" come a farle capire che avrebbe potuto trarre giovamento solo da un reale sovvertimento della sua vita e delle sue abitudini (però non pensavo affatto al digiuno, era solo un modo di dire); ovviamente mi aspettavo che la signora sorridesse alle mie battute ma, intossicata com'era, e forse anche per il suo carattere, non afferrò la mia ironia e, con mia somma meraviglia, mi disse che era pronta a fare quei 40 giorni di digiuno se questo avrebbe potuto aiutarla.
Questa sua reazione mi spiazzò completamente poiché non ero preparato; infatti conoscevo il digiuno solo per aver letto dei libri e l'unica mia esperienza diretta era costituita da quei 3 giorni a cui mi ero sottoposto 4-5 anni prima.
Ma, vista la sua reazione inaspettata, pensai di cogliere la palla al balzo e dirle che i 40 giorni erano una battuta ma che l'avrei seguita per 3 giorni che, sicuramente, vista la mia esperienza, le avrebbero fatto molto bene.
Nel contempo, le consigliai di leggere un libro sul digiuno (uno dei libri di H. Shelton) e le diedi appuntamento per l'agopuntura del giorno successivo.
La signora iniziò così il suo digiuno e per i primi 3 giorni tutto andò benissimo: infatti, si sentiva così bene che mi chiese di continuare per altri giorni ancora poiché aveva letto che un digiuno perfetto finisce quando la lingua, dopo essere diventata biancastra come espressione dello smaltimento di tossine, ritorna ad essere rosa. Nel suo caso era marrone-verdognola e ciò accade quando si siano presi molti farmaci; in funzione di questo dato la signora, che chiameremo M.Z., aveva deciso che avrebbe aspettato fino al momento in cui la lingua fosse ritornata rosa: evidentemente, sentendosi bene, ci aveva preso gusto.
Così iniziarono a trascorrere i giorni e M.Z., all'uscita della Banca, non potendo andare in pasticceria, si limitava ad andare dai suoi amici erboristi. M.Z. digiunò per 43 giorni, solo con acqua; tante persone furono testimoni di quella catarsi che all'inizio avevamo auspicato: infatti, il suo sguardo ritrovò tutta la vitalità, la pelle diventò liscia e rosea, il suo peso passò da 72 a 53 kg lasciandola, però, in splendide condizioni di tonicità, idratazione e rassodamento della sua persona. Si poneva il problema della stitichezza che era stato il motivo primario del nostro incontro. Dovetti faticare molto per convincere M.Z. a non forzare di nuovo il suo intestino con i soliti lassativi e così, dopo una decina di giorni, mi chiamò per annunciarmi il "lieto evento".
Altri, però, non conoscendo il motivo del digiuno, rimasero colpiti soprattutto dal suo cambiamento estetico che fu davvero eccellente, soprattutto perché, oltre al tono ed al rassodamento, notai una cosa inaspettata e cioè che il grasso era andato via in modo inusuale per una dieta: infatti, sembrava che il dimagrimento fosse avvenuto solo nelle zone dove ce n'era più bisogno e questo, in qualche modo, era straordinario.
Oggi non mi meraviglio più perché ho visto che questo "miracolo" avviene in chiunque si sottoponga al digiuno.
Pochi giorni dopo la fine del digiuno di M.Z. mi chiamò un signore per chiedermi di far dimagrire il figlio; fui molto sorpreso da questa richiesta, poiché normalmente praticavo l'agopuntura e non mi ero mai interessato al dimagrimento.
Capii subito, però, che quel signore aveva visto M.Z. e che, non conoscendo il motivo reale del suo digiuno (stitichezza e intossicazione), ne aveva notato solo la parte esteriore, cioè lo straordinario dimagrimento che c'era stato.
Nei giorni seguenti arrivarono altre richieste di dimagrimento e allora capii che c'era stato un grande equivoco: infatti il digiuno non è una dieta o un metodo per dimagrire. Per dirla meglio, è anche il miglior metodo per dimagrire presto e bene per chi ne ha bisogno, ma il suo scopo non è quello, bensì quello di attuare una reale e profonda disintossicazione organica, un riposo fisiologico che potenzia in modo eccezionale tutto il sistema immunitario ponendo le basi per guarigioni da malattie anche gravi.
Considerare il digiuno come metodo per dimagrire è molto limitativo: esso rappresenta quantomeno la "remise en forme" dei francesi, cioè un periodo in cui ci si disintossica e ci si rigenera per essere più in forma che mai a livello sia psichico che fisico (ed infatti, in oltre 15 anni, ho visto scomparire molte malattie, dall'ipertensione alla psoriasi, da gravi malattie tiroidee ad artriti ed artrosi, dall'asma alle più svariate forme di allergia, da gravi forme di cefalea a varie malattie autoimmuni).
L'unico problema che ho dovuto affrontare è stato quello di cercare di convincere chi voleva digiunare per dimagrire che il digiuno era molto di più. Devo dire che non sempre ci sono riuscito ma devo anche dire che negli ultimi anni un numero sempre crescente di persone, pur partendo con la logica dimagrante, ha rivalutato poi il digiuno proprio perché ne ha sperimentato la parte terapeutica e tornano poi a farlo anche solo per questa.
Dedicherò più avanti un intero capitolo al digiuno come mezzo ottimale per dimagrire e guarire dalla cellulite.


IL MIO LUNGO DIGIUNO

Dopo aver seguito tutte quelle persone che nei 2-3 mesi pre-estivi del 1986 mi avevano chiesto di digiunare, mi resi conto che forse esistevano molti motivi per sperimentarne anch'io uno lungo, un po' per esperienza personale, un po' perché avvertivo la necessità di disintossicarmi, un po' perché ero in leggero sovrappeso e un po' anche perché quell'anno c'era stato l'incidente di Chernobyl.
Avevo dunque molti motivi per digiunare, così il primo agosto iniziai a bere 3-4 litri al giorno di acqua oligominerale; facevo la mia agopuntura giornaliera deciso ad aspettare che anche la mia lingua, una volta diventata bianca, tornasse ad essere rosa.
Questo accadde dopo 28 giorni ed ho un ricordo eccellente di quella esperienza a parte il fatto che, pur non avendo fame fisica, sognavo manicaretti di ogni tipo. Ma nulla poteva distogliermi dal mio intento, perché sapevo che sull'altro piatto della bilancia c'era un risultato ben più importante; del resto sapevo anche che di lì a poco avrei comunque ripreso a mangiare.
Quei 28 giorni passarono sereni, senza grandi cali di energia, anzi ricordo che il 26° giorno riuscii a fare una partita di tennis.
Il riscontro finale fu superiore alle mie attese perché avevo ritrovato uno stato di benessere generale e avevo smaltito in modo eccellente i chili superflui senza peraltro perdere tonicità a livello muscolare. Notai anzi che la perdita del peso era avvenuta in corrispondenza delle zone dove ce n'era più bisogno e questo costituiva un fatto insolito che nelle altre diete non si verifica mai (vedi la pagina su "Digiuno e sovrappeso").
Ma i vantaggi più importanti li sperimentai nelle settimane e nei mesi successivi con un benessere profondo sia fisico che psichico e soprattutto con la scomparsa dei dolori cervicali di cui soffrivo da anni ripetutamente.
Questo fatto mi dette la certezza che evidentemente il digiuno aveva prodotto una grande disintossicazione del mio organismo.
Visti i risultati ottenuti su di me, pensai di adottare questo metodo di cura anche con i miei pazienti. In 15 anni ho seguito tante persone a digiuno vedendo spesso risultati sorprendenti, fino alla scomparsa definitiva, come ho già detto, di tante malattie come l'asma, allergie, ipertensione, dolori, artrosi, cisti, ecc..
Ma ora vediamo nel dettaglio cos'è la digiunoterapia.

CHE COS'E' IL DIGIUNO

Queste pagine hanno lo scopo di erudire il paziente su tutti i dettagli, anche scientifici, riguardanti questa terapia, in modo che essa venga vissuta con la massima tranquillità e con la consapevolezza di aver scelto il metodo di gran lunga più intelligente per ottenere salute e bellezza.
E' importante che il paziente stesso ne conosca tutti gli aspetti, anche per non essere influenzato dall'ambiente: infatti, al contrario di altre nazioni, la digiunoterapia in Italia non è ancora molto conosciuta, per cui è possibile incontrare persone che ne parlano bene ed altre che ne parlano male, ma che, però, in realtà non ne sanno un granché, medici compresi (in quanto questo tipo di terapia non è materia di insegnamento alla Facoltà di Medicina).
E' per questo che la vostra scelta deve essere autonoma e basata su principi di una critica logica, senza essere condizionati da nessuno.

A questo punto vediamo di che cosa si tratta: per digiuno si intende un periodo di alcuni giorni in cui il nutrimento si assume dalle riserve di cibo accumulate (non solo grassi ma anche
proteine, zuccheri, vitamine, minerali) e, nel contempo, si bevono almeno 3 litri di acqua oligominerale al giorno, con la quale si possono fare anche dei tè leggeri o tisane naturali. E' molto importante bere molta acqua oligominerale, al fine sia di velocizzare lo smaltimento delle riserve grasse, sia di favorire l'eliminazione di tutte le scorie metaboliche rimosse dai tessuti. Per il reintegro proteico sono utilizzati gli aminoacidi essenziali in forma ramificata, in grado di migliorare il ricambio delle proteine stesse.
La dieta idrica è semplice e facile da praticare grazie all'efficacia dell'agopuntura, tecnica indolore che stimola nell'organismo la produzione di endorfine, particolari ormoni dotati di potere anti-fame e di tonificazione psico-fisica. Grazie alle endorfine, si attenua la sintomatologia legata all'astinenza da cibo e migliorano le compensazioni metaboliche che sono proprie dello stato di digiuno. In tal modo, con una seduta di agopuntura giornaliera del tutto indolore, il paziente è in grado di svolgere la sua normale attività e di superare il senso di fame legato alle classiche ore dei pasti.
L'agopuntura, serve anche a tonificare organi che al Check-up Funzionale preliminare risultassero deboli: in tal modo, non solo è possibile superare il senso di fame, ma si è messi nelle condizioni di continuare a lavorare tranquillamente e, anzi, a volte, si può sperimentare un'efficienza ed una chiarezza mentale fuori dal comune (informiamo, per quanto concerne l'agopuntura, che gli aghi utilizzati sono sempre perfettamente sterilizzati; chi, comunque, volesse utilizzare aghi personali, può farne richiesta in sede di prima visita).
La durata della dieta idrica, perché abbia un risultato apprezzabile sia per la salute che per il dimagrimento, varia da un minimo di 7 giorni fino a quando la lingua ritorna ad essere rosa: infatti, come espressione della disintossicazione in atto, la lingua, dopo alcuni giorni, si ricopre di una patina biancastra, che nei casi delle persone più intossicate, specie da farmaci, può diventare anche verdastra o marrone. Solo quando termina questa fase, il corpo è completamente disintossicato (possono servire anche 30-40 giorni). Quindi, la durata della dieta varia a seconda delle esigenze e degli intendimenti del singolo paziente: lunghi digiuni sono effettuati soprattutto in casi di patologie serie, mentre chi si sottopone a dieta idrica a scopo dimagrante effettuerà digiuni brevi, da 7 a 15 giorni, con una media di 10-13.
In questo periodo, come già accennato, si continua a fare la vita di sempre e solo una piccola percentuale di pazienti, quelli più intossicati (circa il 10-15%), può accusare, nonostante l'agopuntura, una certa stanchezza che, in genere, è destinata a scomparire dopo 1-2 giorni; un disturbo più raro è una possibile cefalea che non dura mai più di un giorno. Solo in casi eccezionali (in genere in pazienti molto intossicati) ci possono essere disturbi più fastidiosi come nausea, tachicardia, stanchezza più marcata. Tutti questi sintomi, ripetiamo, non dipendono direttamente dal digiuno in sé (ricordiamo che l'organismo è perfettamente nutrito) ma dalla disintossicazione in atto, cioè dalla rimozione di tossine dall'organismo.
Invece, come già detto, la stragrande maggioranza dei pazienti, grazie al Check-up Funzionale ed all'agopuntura, inizia e termina la dieta idrica senza avvertire alcun problema a livello fisico, proprio perché, se non si è particolarmente intossicati, tutti i processi metabolici si svolgono regolarmente attingendo alle riserve nutritive dell'organismo.

Quello che segue è un piccolo "manuale" del buon digiunante: piccoli consigli per vivere meglio questo periodo che vi dedicate per migliorare la qualità della vostra vita. Leggetelo ogni volta che avete qualche dubbio!

 

1. La disintossicazione

Sapete che, raramente, la disintossicazione può dare un po' di stanchezza, un cerchio alla testa o altri piccoli disturbi. Se si presentano, non preoccupatevi: è solo un segna-le che l'organismo era carico di tossine che state espellendo.

 

2. Il calo di peso

Chi fa digiuno, in genere, ha visto altri farlo e con ottimi risultati. Questo accadrà anche a voi. Tutti, alla fine, rientrano nelle statistiche che vedono un'eccellente dimagrimento. Non preoccupatevi se in uno dei giorni di cura sembrerà che siate dimagriti poco o niente. Infatti, a volte l'organismo tende a fermarsi su di un peso che in passato aveva memorizzato; ciò è normale e nei giorni successivi recupererete.

 

3. La voglia psicologica del cibo

Tutti siamo abituati a mangiare ogni giorno. Anche se l'agopuntura toglie la fame fisica, può a volte rimanere un po' di voglia psicologica, specie alle ore dei pasti e soprattutto la sera. Questo raramente accade ma è facilmente superabile se trovate qualcosa da fare (un film, un'occupazione, un teatro, ecc.). Ricordate che, specialmente chi fa il digiuno per dimagrire, si perde un chilo al giorno e non vale la pena soffrire pensando che gli altri mangiano. Se si è in sovrappeso vuol dire che si è mangiato anche troppo e che pochi giorni di digiuno vi rimetteranno in forma eccellente.
Pensate che siete stufi di essere in sovrappeso e di non sentirvi in forma e a vostro agio. Pochi giorni di digiuno vi ridaranno sensazioni inattese e vi faranno sentire come da tempo non vi succedeva.
Guardandovi allo specchio vi vedrete cambiare da un giorno all'altro, sparirà l'appe-santimento, la pancia, la cellulite e, in definitiva, quella brutta immagine che vi siete fatti di voi stessi e che anche gli altri notano.

 

4. "Potrei fare una dieta più lenta"

Ricordate innanzitutto che il digiuno o la dieta vegetale non sono diete ma terapie profonde di "remise en forme". Inoltre, ricordate che forse non siete riusciti a fare diete (tristi) per 3-4 mesi e, caso mai le avete fatte, poi avete puntualmente ripreso i chili.
Pensate anche che con solo pochissimi giorni di lavoro su voi stessi otterrete il risultato che cercate che, altrimenti, costerebbe mesi di sacrifici (ammesso che riusciate a farli).
Il digiuno è la forma più ottimale per raggiungere in breve tempo salute e bellezza.
Sapete anche che il mantenimento che vi aspetta non è triste come quello delle diete, ma ricco di soddisfazioni (nei giorni normali avrete una normale colazione, un normale pranzo, una normale cena e poi sono previste due deroghe settimanali equivalenti a lauti pasti).


5. Il rapporto con gli altri

E' consigliabile non dire che si è a digiuno perché potreste incorrere in critiche da parte di persone che ignorano l'esistenza di questa terapia (ricordate che in Italia è ancora pressoché sconosciuta, anche se solo nel nostro centro sono stati seguiti migliaia di pazienti). Se, invece, avete un carattere forte e non siete debolmente soggetti alle critiche, potrete anche parlarne liberamente e, anzi, persino vantarvene almeno per due motivi: a) siete nell'Europa nel senso che siete abbastanza evoluti da aver scelto una grande e moderna terapia; b) siete forti poiché riuscite a fare qualcosa che gli altri neanche si sognano di fare.
Infine, ricordate queste parole: mentre all'inizio qualcuno potrà criticarvi, con il passare dei giorni lo scetticismo si trasformerà in ammirazione poiché sul vostro fisico inizieranno ad essere evidenti i cambiamenti eccezionali che il digiuno vi permette di ottenere. La regola, anzi, è che proprio alcuni di quelli che erano scettici verranno a chiedervi di poterlo fare anche loro.


 

I LUOGHI COMUNI

Chi è ignorante in materia di digiunoterapia di solito paventa ipotetici rischi. Ma se il digiuno è fatto con una corretta impostazione non solo non è assolutamente dannoso, anzi produce grandi effetti positivi.
A tale proposito, mi sembra utile ricordare che alcuni luoghi comuni sul digiuno sono ormai cancellati dagli studi e dall'esperienza degli ultimi anni e quindi è bene precisare che:
Con il digiuno non si perde massa corporea magra, cioè massa muscolare; infatti, a parte il fatto che gli 8 aminoacidi essenziali sono integrati, va detto anche che in un digiuno l'organismo è tranquillamente in grado di riciclare gli aminoacidi recuperati nel normale catabolismo proteico. Detto in parole molto semplici, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, con il digiuno non si perde massa corporea magra, cioè massa muscolare. A questo riguardo, ricordo sempre che tra i tanti pazienti seguiti in 15 anni di esperienza abbiamo avuto anche un famoso campione del mondo in carica di pugilato che dopo il digiuno (senza neanche gli integratori proteici) ha difeso con successo il titolo per altre 7 volte.
Durante il digiuno non si perdono liquidi intracellulari ma solo grassi e liquidi extracellulari. Infatti, nonostante nei primissimi giorni l'organismo elimini i ristagni, cioè gli accumuli eccessivi di liquido extracellulare, come gonfiori alle gambe o alle mani, è anche vero che esso (questa è la cosa più importante) acquista liquidi a livello intracellulare ringiovanendo effettivamente i propri tessuti. Basti pensare che uno dei parametri dell'invecchiamento è proprio la perdita di liquidi intracellulari. Ne è buon testimone la pelle che, senza ricorrere a creme idratanti o altro, acquista una elasticità ed una bellezza che i pazienti stessi possono riscontrare immediatamente alla fine del digiuno o anche dopo i primi giorni; ciò è dovuto anche alla eliminazione dei radicali liberi dai tessuti, essendo gli stessi responsabili della distruzione delle fibre elastiche. Ecco spiegato il perché di una grande elasticità e salute, non solo dal tessuto cutaneo, con conseguente miglioramento dell'aspetto e di tutto l'organismo.
I corpi chetonici sono un normale prodotto del metabolismo dei grassi che naturalmente aumenta durante un digiuno e questo aumento fisiologico è normale e non deve essere confuso con un segno di sofferenza dell'organismo: infatti, nutrendosi solo di grassi è normale un aumento di corpi chetonici. Solo se ciò si verifica durante una normale alimentazione nel bambino o nell'adulto è segno di alterazione del metabolismo.

 

SINTESI DEGLI EFFETTI DELLA TERAPIA DEL DIGIUNO

Disintossicazione generale dell'organismo e rigenerazione dei tessuti degli apparati vitali;
Eliminazione delle scorie accumulate nell'organismo;
Guarigione di molte malattie, specie quelle dovute a stili di vita tipici della civiltà, quali: iperlipidemia (colesterolemia e trigliceridemia), mal di testa, dolori articolari, gonfiore e problemi di circolazione, ipertensione arteriosa, pre-diabete o diabete, iperuricemia (predisposizione alla gotta), ecc.;
Possibile diverso rapporto con il cibo e cambiamento del proprio stile di vita;
Maggior senso di leggerezza e miglioramento del funzionamento delle articolazioni dovuto all'eliminazione delle scorie metaboliche;
Miglioramento della memoria e delle capacità intellettive in genere;
Miglior equilibrio fisico, mentale e spirituale;
Dimagrimento ideale.

dott. S. Simeone